Ultrasuoni

Questo dispositivo medico attivo, di tipo non invasivo ad uso temporaneo è costruito per utilizzare, a scopo terapeutico, gli effetti biologici indotti al corpo umano da vibrazioni meccaniche prodotte da onde ultrasoniche con frequenza di 1.000.000 di cicli al secondo (1 MHz), impercettibili sia a livello acustico che tattile, da applicare al corpo umano in modo non invasivo attraverso una testa di trattamento. 

Principali indicazioni

ultrasuoni
  • Morbo di Duplay: la presenza di calcificazioni periarticolari rappresenta una precisa indicazione all'ultrasuonoterapia, la quale è in grado di disgregarle e favorire il riassorbimento dei sali di calcio;
  • Tendiniti e coccigodinie: questa terapia è particolarmente efficace nelle tendiniti, capsuliti, borsiti e coccigodinie;
  • Contratture muscolari antalgiche;
  • Artrosi: gli ultrasuoni possono essere impiegati con successo in tutte le localizzazioni dell'artrosi;
  • Morbo di Dupuytren: in questa patologia, caratterizzata da ispessimento fibroso della fascia palmare, viene sfruttato a scopo terapeutico l'effetto fibrolitico degli ultrasuoni; 
  • Ematomi organizzati e tessuti cicatriziali: l'azione disgregante e l'azione di separazione delle fibre collagene e di rammollimento della sostanza cementante vengono utilizzate per favorire il riassorbimento degli ematomi organizzati e per ammorbidire i tessuti cicatriziali.

Controindicazioni

Gli ultrasuoni non vanno utilizzati sull'area cardiaca, sulla regione cefalica e sui tessuti specializzati (metafisi fertili, testicolo, ovaio), che possono venire danneggiati. 
Particolari precauzioni vanno adottate allorquando si effettuano applicazioni sul rachide di pazienti con esiti di laminectomia, per possibili danni al midollo spinale.
E'possibile esporre a ultrasuoni zone dotate di protesi metalliche, ma unicamente se si è sicuri che esse siano solo di metallo. 
Gli ultrasuoni inoltre non vanno mai applicati in presenza di:
  • Osteoporosi ad alto turnover;
  • Presenza di frammenti metallici;
  • Protesi articolari;
  • Vene varicose;
  • Flebiti e tromboflebiti;
  • Presenza di pace-maker;
  • Arteriopatie obliteranti;
  • Emorragie, mestruazioni;
  • Tessuti neoplastici e zone limitrofe;
  • Tubercolosi;
  • Donna in stato di gravidanza;
  • Soggetti in fase di accrescimento (bambini, adolescenti).